6 ottobre 2006

Guantanamo Bay Prison


Ieri sono andato a vedere una conferenza sulla situazione relativa alla prigione di Guantanamo. Il dato che mi ha colpito di piu' e' questo:
% di americani che ammettono l'uso della tortura per ottenere informazioni di vitale importanza per la sicurezza del paese:
51% tra i non religiosi
64% tra i religiosi, con un picco del 74% tra gli americani cattolici

Il congresso americano ha votato il Detainee Act, che permette di:

Usare metodi alternativi durante gli interrogatori, garantendo una immunita' retroattiva a chi ha usato questi metodi in passato.

Imprigionare chiunque sia un "Unlawful Enemy Combatant", per sempre, senza prove e senza processo.

Addio Habeas Corpus.

5 commenti:

Marcello ha detto...

E ovviamente qui in Italia non se ne parla.
Non vorremmo mai che il re si intristisca.

D. ha detto...

Bisogna che ci muoviamo tutti. Ognuno di noi nel nostro piccolo può fare qualcosa. A vedere la conferenza eravamo in quattro. E' uno sprone per parlarne. Anche se la situazione è balorda. Il paese dei balordi

Anonimo ha detto...

Addio Habeas corpus...addio Stato di diritto. Andando avanti di questo passo tra qualche decennio la Cina dichiarerà guerra agli Stati uniti con l'obiettivo di esportare i diritti umani.
Dobbiamo smetterla di subire: gli Usa - anche se sappiamo che il fine dei conflitti di questi anni sta nella struttura economica - non devono più permettersi di usare la leva dei diritti umani contro Cuba e - tantomeno! - contro il Venezuela di Chavez.
La democrazia a stelle e strisce è involucro con falle enormi e sempre più privo di contenuti. E' vero: ognuno di noi può far qualcosa. Ma cosa? Gramsci diceva "organizziamoci perchè abbiamo bisogno di tutta la nostra forza". Ma che fare quando le organizzazioni si trasformano in apparati di potere che piegano i fini per cui si sono costituite alle loro esigenze di conservazione e di riproduzione?

flaviano ha detto...

devo dire che le stanzette sembrano molto confortevoli...soprattutto il materasso...

D. ha detto...

Possono uscire da quella stanza solo un'ora al giorno e per la maggior parte dei detenuti l'unico libro che possono avere e' il corano. Veramente balordo.
Fabrizio, hai ragione. Le organizzazioni che si costituiscono con un fine cambiano gradualmente al modificarsi delle condizioni ambientali, e per sopravvivere l'organizzazione si adatta cosi' come si adattano gli individui a cio' che avviene nella loro vita. Cosi' cambiano e si adattano anche le grandi strutture sociali come le democrazie, usando le proprie meta-regole (la maggioranza degli eletti dal popolo decide quali sono le regole da rispettare) per immettere dei contenuti nuovi (le leggi). Ma queste nuove leggi possono essere di qualsiasi tipo o c'e' un vincolo che limita i contenuti delle leggi per mantenere il nome "Democrazia"? Quel vincolo dovrebbe essere rappresentato dalla costituzione, una sorta di DNA culturale volto a impedire che tramite mutazioni la democrazia si trasformi, lentamente e nel silenzio generale, o peggio tra gli applausi, in qualcosa di oscuro e inquietante. Vabbe' che se la Russia e' considerata una democrazia..arrivederci e grazie