9 febbraio 2007

Il Pittore


"Chi e'?"

"Sono io, il pittore"

"Presto, salga."

Il pittore sale le scale. Gli scalini sono bianchi e il pittore ha un cappello in testa. Di che colore e'? Verde.

"Presto, entri, e' un'emergenza"

"Faro' prima possibile. Ritratto?"

"Si, ritratto. Ma si sbrighi"

Il pittore inizia a tracciare delle linee sulla tela, mentre il padrone di casa, seduto sul divano, si lascia ritrarre senza abbozzare un sorriso.

"Ho quasi finito. Mi rendo conto che questa e' un'emergenza, e sto facendo il possibile. Non si preoccupi"

Il pittore, arrivato con un'ambulanza apposita, era ormai abituato a questo tipo di intervento. Capitavano almeno quindici emergenze di questo tipo al giorno.

"Sa, il lavoro del pittore non e' facile"

"Capisco. In particolare per il pittore d'emergenza come lei. Ma sta facendo un lavoro egregio, date le circostanze"

"La ringrazio. Il pittore ha una grossa responsabilita'. Siamo dei filtri: filtriamo la realta' attraverso i nostri sensi e la nostra esperienza, e la travasiamo su tela"

"A volte travasate piu' quello che avete dentro piuttosto che quello che state vedendo"

"E' vero. A volte guardiamo dentro e basta"

"E cosa c'e' dentro?"

"Dipende. Un po' di tutto. Carciofi, limousine, alberi, incroci stradali, lumache, panini. Una donna grassa con molti figli. Un lampione. Tutto quello che c'e' fuori c'e' anche dentro, ma quello che c'e' dentro e' sfumato e i colori si mischiano tra loro, non in maniera disordinata pero'. E il pittore e' in grado di dipingere quello che c'e' dentro anche senza guardare fuori. A volte dentro il pittore i colori si mischiano in modo tale da creare cose che fuori non esistono."

"Interessante. A volte mi chiedo perche' un ritratto, o una fotografia, abbiano cosi' tanta rilevanza rispetto alla ricchezza della realta' in cui viviamo"

"Perche' un ritratto e' immortale e la realta' e in continua mutazione?"

"Non credo. Una fotografia, in un certo senso, sta raccontando una storia. E le storie raccontate sono spesso piu' interessanti del fatto in se'. Una fotografia di una persona insignificante puo' essere piu' interessante della persona. Un fatto insignificante dipinto, fotografato o mandato in televisione acquista un'automatica rilevanza"

"Non si faccia ingannare: potrebbe essere che poichè di solito i soggetti delle foto sono in qualche modo degni di essere fotografati si crei un interesse generalizzato per le foto e non per i soggetti. Allo stesso modo le persone vogliono ascoltare una storia perche' solitamente si racconta qualcosa che e' degno di essere ascoltato"

"Si potrebbe ridurre il tutto alla cornice"

"Cioe'?"

"Immagini di essere vicino a un lago circondato da della splendida erba coperta di rugiada. Sta gurdando il lago e i suoi riflessi incantato. Poi monta una larga cornice, due metri per un metro, in modo che l'immagine del lago ci passi attraverso. Ora si allontani un po' e guardi il lago attraverso la cornice. E' piu' interessante?"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

- credo proprio che sia più ovvio che si tenda ad incorniciare, fotografare, oggetti, simboli che già abbiano una rilevanza. poi, la cornice fa si che si possa concentrare l'attenzione sull'oggetto per separarla visivamente dalla realtà.
La Cornice-Finestra...
non esistono molti quadri di cacche di piccione, o vomito di squalo. e non credo che diventrebbero importanti o interessanti se si fotografassero. se non per l'originalità...

- Sì, però, daltronde, l'altra settimana sono stato proclamato decano dei capi condomini del mio comune, e la signora Vorcspohff mi ha fatto i complimenti per l'argenteria di famiglia. Perchè?

- Certo, capisco, ma è anche vero che taluni oggetti prendono risalto sole se staccati dal loro contesto. un fiore solitario, mi attira di più di un campo di fiori.

- ma lei stia morendo, non lo vede?

- sono sbadato

Anonimo ha detto...

Good words.