17 settembre 2007

La Libertà, il cervello e altre cazzate [surrealtà]

Quando pensiamo, il pensiero è ciò che avviene prima dell'azione, quindi questa contiguità ci sembra causalità. Ma uno non mangia perchè un attimo prima ha pensato "ho fame". Mangi perchè sono passate delle ore dall'ultimo pasto e, porca puttana, vado a comprarmi una pizza. E se sei a dieta? Come fai? Dirsi "no non mangio" può aiutare? Ma se hai moltissima fame quel "no non mangio" a poco a poco si trasforma..e diventa "dai magari mangio poco" ma porca miseria voglio moltissime olive datemi olive e formaggio, anche se mi fa male, anche se contiene grassi saturi, per una volta non faranno male. Datemi grassi saturi, per una volta non mi faranno male. L'importante è che non mi diate quelli transaturi, e no, quelli proprio non li voglio. I pensieri si trasformano in base agli stati sottostanti. E la razionalità è schiavizzata. Dopo mangiato il pensiero di mangiare altro formaggio non mi piace. Ma dieci minuti prima si. O no allora come faccio con la mia dieta? Ci vuole qualcun altro che mi controlli, visto che la mia razionalità è così ghiotta di olive. Vado in giro a dire che sono a dieta, così magari penso "o no ora che l'ho detto se non lo faccio penseranno che parlo parlo ma non faccio nulla". Oppure vado dal dietologo o come cavolo si chiama, così mi tratterà un pò male se non seguo la dieta e mi sento in colpa, anche per i soldi. Così può funzionare, perchè i sensi di colpa sono brutti, soprattutto se ci sono di mezzo altri. E la sigaretta prima buona, diventa cattiva quando ti procura tanti pensieri brutti cosicchè porta più cose brutte che belle. E se non porta quei pensieri sono guai, perchè ho fumato un sacco di sigarette e non mi è mai successo nulla. Sigarette lunghe come aeroplani. Un signore mangia sigarette accese e poi le tira fuori dalla bocca illese e continua a fumarle. Un altro signore pesca pesci a mani nude, per poi divorarli sputandoci prima sopra dell'olio d'oliva molto pregiato. Il entrambi i casi nel cervello c'è una zona che si illumina quando la persona sta provando piacere. Si illumina così forte che, se si potesse aprire la testa- cosa che è eticamente inaccettabile data la cultura attuale-, si potrebbe illuminare tutto il Central Park. Un signore aveva un paio di occhiali nel cervello, dietro gli occhi, pare che sia un recente sviluppo dovuto all'evoluzione della nostra specie, L'Homo Videns, ovvero colui che vede quindi è. Si ciba di telegiornali durante i pasti, con lo spiacevole effetto collaterale che per via del condizionamento classico associerò la mia pasta al sugo alla faccia di Gasparri, oppure, ancora peggio, ad un genocidio in africa che mi sembrerà un pò meno grave. Bisognerebbe sfasare i telegiornali rispetto ai pasti, ma non c'è tempo perchè devo andare a lavoro e se arrivo in ritardo perdo due euro, che ormai sono quasi tre dollari. Il cervello è un inganno: se lo apri non trovi nulla di rilevante: carote, un cerbiatto, alcune viti, un carciofo, Dino Baggio, peli pubici, un sorriso di Quentin Tarantino e roba simile. Spostando con cura tutta questa roba si trova all'interno del cervello un altro cervello più piccolo, che se aperto rivela un uomo calvo piccolissimo con le mani grandi, all'interno di una stanza di comandi piena di bottoni e leve che, sorpreso, cerca di scappare in una apposita botola. Vendono iPod piccolissimi per homunculi di questo tipo e il loro costo aumenta esponenzialmente alla piccolezza del Comandante, che grida, ma ovviamente nessuno lo sente, tranne il Comandante nella mia testa che, per solidarietà, mi fa scegliere di cambiare rotta e, come effetto collaterale inaspettato, di smettere di mangiare pinoli o pinocchi. Da cui il nome del famoso burattino. Non sto scherzando.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma non è che il pinocchio sei tu?

by figliodizoccola
from figlidipadreignoto

Marcello ha detto...

Quando ero piccolo mi capitava spesso di sognare di avere le mani enormi e di afferrare le cose sentendole minuscole ma ben definite.
Poi ho smesso in favore di ricordi di quando viaggiavo in nave, anche se in nave non ci sono mai stato tranne che per brevi momenti, in sala macchine.
In sale macchina.
Insalate macina.
Macinate insalata.

SAVERIO ha detto...

si dovrebbero studiare i gatti. anzi, il mio gatto. lui soddisfa solo le sue esigenze, sempre, mangia scatolette di merda, e sta benissimo. non lo vedo mai pentirsi.
come se poi, fosse così necessario, vivere fino a vedersi sfatti decrepiti e rincoglioniti. cosa c'è di più bello, che soddisfare una propria necessità, istinto, voglia?
soddisfare certi istinti fa male = vivere fa male.

simokubrick ha detto...

Ti consiglio dell'ottimo cioccolato pralinato,libera il cervello e altre cazzate.

Anonimo ha detto...

The image of the commander is less important than the command. The beauty of understanding is less related to truth than to action.